La parabola del ricco stolto - Santuario del Poggetto

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La parabola del ricco stolto

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Rembrandt Harmenszoon van Rijn (1606, Leiden - 1669, Amsterdam), 1627, “La parabola del ricco
stolto” ovvero “Il cambiavalute”, (31,9 × 42,5 cm) olio su tavola. Staaliche Museen Preussischer,
Kulturbesitz, Gemäldegalerie, Berlin.
Olio su tavola Rembrandt Harmenszoon van Rijn
Rembrandt realizza “La parabola del ricco stolto” all'età di ventuno anni. La scena raffigura un uomo riccamente vestito che trascorre la sua vita ad ammassare ricchezze materiali. Il messaggio del dipinto prende ispirazione da un passo del Vangelo di Luca, nel quale Gesù, ammonisce ogni forma di cupidigia, nell’accumulare cioé ricchezze e abbondanza nella vita e considerare queste come unico idolo, mentre trascura quelle spirituali. Lo stile del giovane Rembrand appare, in quest’opera, particolarmente raffinato, anche attraverso l’impiego di pennelli con setole fini, allo scopo di ottenere un risultato più dettagliato dei particolari.
Gesù racconta questa parabola in risposta a una domanda di un uomo che aveva un conflitto con suo fratello su un'eredità: “... La campagna di un uomo ricco aveva dati un raccolto abbondante.
Egli ragionava tra sé: “Che farò, poiché non ho dove mettere i miei raccolti? Farò così – disse -: demolirò i miei magazzini e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni per molti anni! riposati, mangia, bevi e divertiti!” Ma Dio gli disse: “Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato di chi sarà?”
Così è di chi accumola tesori per sè e non si arricchisce presso Dio”. (Lc.12, 16-21), Rembrandt ritrae il “ricco stolto” in un’ambiente calato nell’oscurità, illuminato da una singola candela, posta sul tavolo, la cui fiamma è celata dalla mano destra dell’uomo, la stessa che sorregge una moneta. La stessa luc, rivela la fisionomia e l’interiorità psicologica dell’uomo: la fronte aggrottata, il naso camuso, la bocca socchiusa, appaiono componenti fisiognomiche caratteristiche dell’avidità. Il vecchio inoltre indossa abiti sontuosi: cappello di pelliccia con gorgiera al collo; sul tavolo, sono illuminate poi, una serie di oggetti: altre monete, una bilancia per pesarle, libri, pergamene e registri contabili. Rembrandt, in riferimento al messaggio della parabola, impiega la variazione dell’intensità della luce per concentrare l'attenzione riguardo gli oggetti-simbolo da porre in maggiore evidenza. La massima intensità di luce è destinata quindi alla figura del “ricco stolto” impegnato a contemplare la moneta, mentre, gli altri elementi, collaterali della sua ricchezza, appaiono avvolti da una flebile luce.
Dio entra con forza nel mondo e colma di gioia quelli che subiscono ingiustizie e sono nel pianto; li dichiara beati e li rende tali.

Prof. Nicola Castellucci
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